Il Reishi, anche conosciuto come Ganoderma lucidum
Fungo annuale parassita-saprofita non commestibile, a forma di mensola appiattita circolare o reniforme con superficie liscia, lucida laccata di colore rosso o rosso-bruno. La carne è biancastra legnosa. Conosciuto in Giappone come REISHI e in Cina come LING-ZHI.
Nome botanico: Ganoderma lucidum (KURTIS) KARST.
Sinonimi: Panacea Polypore Fomes lucidus
Nella MTC è il fungo della longevità

Considerazioni generali
Al Ganoderma è riservato, a ragione, un posto privilegiato nell’olimpo delle sostanze naturali più importanti. Studiato da millenni, abbiamo ancora molto da scoprire circa il suo potenziale benefico, già così ampio. Contiene un vero e proprio arsenale di biomolecole attive a cui si aggiunge l’uso tradizionale che lo considera rimedio di prima scelta come promotore di benessere e vitalità a tutti i livelli: fisico, mentale, interiore.
Da qualunque angolatura lo si voglia osservare il Ganoderma, tra i funghi officinali, è sicuramente quello più studiato, sperimentato.
Nella Micoterapia moderna è uno dei pilastri fondamentali nel trattamento di diversi disagi, soprattutto a carico delle difese immunitarie. Può essere considerato il personal trainer del sistema immunitario.
Non c’è dubbio che per la capacità di modulare e coordinare la risposta immunitaria è una risorsa imprescindibile dei nostri tempi.
La personalità di questo fungo spicca per la sua propensione all’organizzazione coerente delle attività fisiologiche e cellulari, oltre che sottili, evidenziate con la cristallizzazione con metodo SAT, dove si nota che produce un reticolo cristallino simile ad un alveare, un esagono ripetuto espressione di una grande vitalità.
Un po’ di storia
I primi riferimenti al Ganoderma provengono dalla tradizione Taoista che vedevano in questo poliporo una risorsa importante, unica per certi versi, per il mantenimento della salute, intesa come armonia tra il micro e il macrocosmo. Nel Taosimo le sostanze sono catalogate in tre classi: superiore, media, inferiore; il Ganoderma appartiene alla prima.
Nel Shen Nong Ben Jing (circa 500 d.C.) è riportata l’informazione che è “utile per aumentare l’energia vitale, migliorare le facoltà mentali e la memoria…rinvigorisce il corpo e la mente, ritarda l’invecchiamento”.
Li Shih Chen, autore della monumentale opera Ben Cao Gang Mu (La Grande Farmacopea, 1578 d.C.), così si riferisce al Ling-zhi:
“il suo uso rende leggeri e aumenta la longevità…agisce positivamente sulla vitalità, o qi, del cuore, agisce sull’area del torace ed è di beneficio per coloro che hanno un torace costretto. Preso per un lungo periodo, preserva la mobilità del corpo e allunga gli anni di vita…” (Rogers R, The Fungal Pharmacy).
Usato anche in Giappone e Korea rappresentava in tutta l’area orientale una sorta di talismano per la protezione.
In Cina erano usati diversi tipi di Ganoderma, ognuno dotato di colore diverso, dal più chiaro al più scuro, a cui si riconducevano proprietà specifiche. Il più pregiato era, ed è ancora, quello di colore scuro.
Un po’ di scienza
Costituenti principali: 26-28% carboidrati, 3-5% grassi, 59% fibre e 7 -8% proteine.
- Minerali: Manganese, Magnesio, Potassio, Ferro, Zinco, Rame, Calcio e Germanio (489 μg/g);
- Vitamine: A, B (B1, B2, B6, B9), C, E, ergosterolo (precursore vita-
mina D2); - 17 amminoacidi, tra cui tutti quelli essenziali;
- 100 tipi di polisaccaridi (β 1,3 e 1,6 D-glucani, gamma D-mannani, glicoproteine e proteoglicani) 1,1-5,8%;
- 140 tra triterpeni e triterpenoidi (7,8%);
- steroli;
- acido oleico, altri metaboliti.
L’ampia varietà di polisaccaridi fornisce uno stimolo, e al tempo stesso una regolazione, della risposta immunitaria agendo sui: linfociti B, linfociti T, cellule dendritiche, macrofagi, e natural killer. Recentemente alla frazione polisaccarica del Ganoderma sono state ascritte proprietà di stimolo della neurogenesi e di neuroprotezione.
La seconda classe di interesse sono i triterpeni, soprattutto acido lucedenico, ganoderico, genolucidico, che in generale: inibiscono la sintesi di istamina, hanno effetto antipertensivo, riducono la sintesi del colesterolo, stimolano l’apoptosi e altre ancora. Tra i minerali spicca la presenza del Germanio organico che è la quinta componente minerale, in termini di concentrazione, presente nel corpo fruttifero; la trasformazione da Germanio inorganico a Germanio organico è operata dal micelio del fungo. Il Germanio organico è noto per avere proprietà antiradicalica, immunomodulante.
Uno dei tesori biochimici del Ganoderma lucidum è la proteina Ling zhi-8 che ha dimostrato di avere un comportamento, secondo le ricerche, molto interessante. Oltre ad essere immunomodulante e antitumorale ma soprattutto stimola la presenza della proteina p53, deputata al controllo della conformità del DNA delle cellule neo formate, anche definita come il “guardiano del genoma”. Se sono presenti errori nel DNA si tenta la riparazione altrimenti la cellula mal costituita viene eliminata mediante apoptosi.
Potremmo continuare all’infinito a citare studi che testimoniano l’importanza di questo fungo; in tal senso, le ricerche si susseguono ad un ritmo vertiginoso. Da questi studi emerge un dato semplice…che il ganoderma è una sostanza imprescindibile.
Ci sono anche altri aspetti da considerare, per avere un quadro completo di questo gioiello della Natura che va ricordato cresce anche nei nostri boschi.
Nella modernità è considerato una Super Herbs, sostanza di classe/livello superiore.

Per la sua azione adattogena è usato come Modificatore di Risposta Biologica.

Nella MTC è una delle poche sostanze che agisce simultaneamente sui 3 tesori: Jing, Shen e Qi

Immagine della cristallizzazione del Ganoderma realizzata con tecnica SAT
Controindicazioni: da non assumere contemporaneamente ad anticoagulanti e antipertensivi.